SALÒ - Lo diceva. Lo ha sempre detto. "Ci salveremo senza play out".Omar Leonarduzzi, leone fresco di firma, non vuole passare da veggente "è che sapevo le potenzialità. Ci allenavamo con grinta, avevamo carattere e un bel gruppo. Ma soprattutto nessuno ci ha mai messo sotto dal punto di vista tecnico e del gioco. Anzi, spesso meritavamo molto più noi. Ma in quel periodo, anche quando eravamo a -9, andava tutto storto. Io ci ho sempre creduto, ma anche i miei compagni, il mister e lo staff. Altrimenti non ce l´avremmo mai fatta".
Il progetto della nuova FeralpiSalò è in rampa di lancio. Si sta costruendo la squadra, un gruppo di giovani unito ad uno zoccolo duro di "anziani". "Ci sta, è giusto. E´ una politica attuata da molti ma che a Salò ha spesso trovato ottimi riscontri. E credo ci sia l´ambiente giusto.
Il prossimo anno vogliamo fare un campionato tranquillo - prosegue -, giocarci le nostre carte, salvarci prima e poi vedere cosa succede. Personalmente, senza trascinarmi rammarichi a fine stagione... Come l´assenza nelle ultime giornate, decisive per la salvezza, per l´infortunio al piede. Davvero, una batosta che non riuscivo a mandare giù! Per fortuna tutto compensato dall´impresa, che ho seguito in diretta sul nostro sito ufficiale. Quando ho letto che la partita era finita ed eravamo salvi sono esploso. Ho preso la macchina, le birre e ho raggiunto i ragazzi all´aeroporto".
Questo no, non lo aveva previsto. Ma è andata benissimo così.
